Prima recensione della Open di STAR CRAFT 2
Prima di leggerla, non per deludervi, ma non è affatto buona.
Tratta da MMorpgitalia.
"Dodici anni fa il mondo era diverso. Se nel contesto storico sono una bazzecola, anche pochi anni nell'universo videoludico appaiono come un'eternità. Se anche ora, pure con la diffusione di internet, i giochi multiplayer sono comunque una nicchia (ancora di più i MMORPG) figuriamoci nel 1998...
Eppure, oltre che l'incredibile rivoluzione portata ad un certo tipo di strategico single player, Starcraft spinse sull'acceleratore anche per quanto riguarda la diffusione del servizio Battle.net, nato appena l'anno prima con il rilascio di Diablo. Ecco che il capolavoro Blizzard è diventato un assoluto punto di riferimento (anche il famoso mod DotA deve tutto a una sua mappa, Aeon of Strife) nel suo genere, nonché uno dei must videoludici di sempre. Oggi è ancora presto per il secondo seguito di Diablo (e anche del sequel di World of Warcraft), l'hype per l'attesa di Starcraft II si può finalmente "scaricare" sulla beta appena lanciata, almeno per i pochi fortunati sinora selezionati. E allora facciamone l'analisi, come nostro solito senza guardare l'etichetta sulla scatola.
Partendo da quello che ha espresso al riguardo il nostro Hellfire, cui MMORPGITALIA ha affidato il compito (e l'agognato account) di provare il titolo in questi primi giorni di beta, in quanto profondo conoscitore di Starcraft, possiamo anticiparvi che, per essere passati dodici anni, Blizzard parrebbe essersi un attimo adagiata sugli allori del travolgente successo di World of Warcraft (e, per quanto è stato mostrato sinora, nel discorso potremo inserirci anche Diablo III) e aver pensato che, in fondo, per accontentare l'attuale pubblico di appassionati non ci volesse più di tanto, se non riproporre all'infinito la stessa collaudata formula.
Oltretutto, immagino la faccia che avrà fatto il nostro, dopo tutto l'hype di cui si era caricata la sua spina dorsale, quando loggando su Battle.net 2.0, si è ritrovato a giocare a... Starcraft. Nel senso del primo, ovviamente.
"La beta al momento è striminzita, un pugno di mappe senza mordente con una sola modalità (le botte) e lo skirmish. Ma le razze sono al completo, quindi è un assaggio più che adeguato", ha riferito.
E per rincarare la dose, ovviamente con un certo sconforto per quello cui stava assistendo, ha continuato:
"E così il gioco parte e... cavolo, ho installato quello sbagliato. Ho messo su il primo Starcraft invece di quello nuovo. Però la grafica è tridimensionale, che strano. L'interfaccia è identica, le icone sono un po' più difficili da distinguere ma il resto è tutto là dove l'ho lasciato quando ero giovane. Le unità sono le stesse, ce n'è qualcuna in più, un paio sono state modificate, uno spruzzo di abilità qui e lì, ma sono le stesse. Persino le regole dei dislivelli, nonostante il tridimensionale ora sia effettivo, sono ancora le stesse!"
"Non è cambiato niente. Ho in mano un gioco vecchio di dodici anni che, anche se eccellente già al tempo, è qualcosa a cui ho già giocato fino allo sfinimento. Deja-vu."
Ora dico: visto che sono qui apposta per fare l'ipercritico, va bene che il primo Starcraft era un gran gioco, va benissimo che portando lo stesso nome non si potevano certo metterci dentro gli Orchi o le Winx, ma, parliamoci chiaro, dopo dodici anni spesi a pensare a un possibile sviluppo non si poteva essere almeno un po' più originali? Non si poteva offrire un prodotto dotato di un gameplay che partendo dalle basi del primo potesse esserci un rinnovato approccio per ridefinirne l'indiscutibile successo, con dinamiche, comandi ed abilità... nuove?
Ok, ho esagerato. "Nuovo" è una parola sconvolgente per gli sviluppatori di oggi. Probabilmente al solo sentirla viene loro l'orticaria (Non direi, la "spacciano" spesso - NdMasca).
"Forse la scelta di far evolvere il Guardian non più dalla mMtalisk sarà geniale, forse in molti si strapperanno i capelli quando il Wraith si trasformerà in un Mech per sparare alle unità a terra, forse manderà in visibilio scoprire che i Rush sono più favoriti che mai, ma io tutto questo l'ho già fatto dieci anni fa. Con una grafica diversa, con meno varietà, con musiche meno country, ma l'ho già fatto, uguale uguale uguale. Dopo dodici anni mi aspettavo qualcosa di più", conclude Hellfire.
Ed il panorama che ci si para di fronte non è di quelli che promettono un futuro assolutamente roseo. Per cui vi chiedo, appassionati di giochi strategici, single player e online, fan del titolo, beta tester e chiunque pensi che Blizzard sia una divinità dell'Olimpo videoludico... Ditemi che ci sbagliamo e che abbiamo preso un abbaglio, vi prego. Ditemi che Hellfire ha veramente loggato il primo titolo, confondendosi con le icone del suo desktop.
Insomma diteci la vostra opinione, o le vostre aspettative, su Starcraft II... senza pietà."
Bye Gualtiero
