Scot Jennings è il Responsabile della nuova unità della NCsoft anti gold seller.
Jennings dice che il mito che i gold farmers provengano dalla cina è vero, poiché in quel paese si concentrano circa l'80%-85% dei venditori totali.
Le ragioni sono molteplici e la prima è dato dal fatto che il dollaro, nonostante la debolezza rispetto all'euro, è una moneta pregiata in cina con un grande potere di acquisto.
La soluzione potrebbe essere quella di inibire l'accesso ai server europei dell'utenza cinese.
Pur se fattibile, in pratica non avrebbe successo. Infatti in cina, il governo mantiene un firewall globale per controllare l'afflusso delle notizie in rete e per controllare l'attività di tutti gli utenti.
Questi ultimi per difendersi ricorrono a proxy ed a altri stratagemmi per riuscire a eludere questo controllo statale, rendendo quindi impossibile stabilire da quale paesi si connettano.
Soprattutto nei giochi nuovi, i farmer utilizzano account paganti cercando di migliorare i propri guadagni con l'utilizzo di programmi appositi per il farming. Ciò per ovviare alle perdite causate dal ban e dalla necessità di acquistare un altro abbonamento.
Tuttavia ultimamente, c'è stato una netta diminuzione di farmers con abbonamento dovuto principalmente a 3 fattori:
1) utilizzo dei trial account per spammare pubblicità; 2) pagare abbonamenti con carte rubate o, comunque non valide, 3) rubare account ed utilizzarli per il gold seller.
Jenning conclude dicendo che questo è un breve riassunto di un grosso problema causato anche dalla poca moralità dei giocatori che si affidano a questi servizi. Tuttavia la rottura tra le case produttrici e i gold sellers è totale e netta. Questa sarà una sfida che ogni produttore dovrà affrontare per offrire un gioco di divertimento e, soprattutto, redditizzio.
Gualtiero
Link
http://www.mmorpg.com/newsroom.cfm/read/15541
